venerdì 6 gennaio 2017

Visioni di donne: canalizzazioni di qualche altra anima o ricordi di vite precedenti?


Voglio trascrivere al fine di ricordarle, tutte le immagini, vive, vibranti e reali, di donne (finora tutte femmine, ma chissà) che ho avuto sin'ora.
Dopo la prima, ho pensato fosse un episodio isolato. Invece ciclicamente, e soprattutto quando fuori c'è un forte vento che sento fischiare dalle finestre, mi succede di "vedere" e "sentire" la vita di qualcun altro, o forse la mia, con sensazioni tattili e con tale dovizia di particolari da commuovere.

  1. la Vestale

    location: scogliera. si percepiva la presenza del mare in tempestra senza vederlo, intuivo di essere su un'alta scogliera ventosa ricoperta d'erba.
    Avevo una grande responsabilità: proteggere il fuoco sacro. Ero completamente sola. Era il mio turno ed era sera.
    In un tempio semi circolare, contornato da colonne, mi affannavo a chiudere tutte le persiane di legno che proteggevano le aperture affinchè il vento che ululava e fischiava, non potesse entrare e spegnere il fuoco.
    Abito: leggero, azzurro cenere, interessanti le maniche, fatte a strisce di veli che andavano a chiudersi in alti bracciali dorati aderenti al polso.
    Epoca: molto antica.
  2. L'Operaia in fabbrica dell'est

    l'immagine più lunga e dettagliata, avevo anche chiaramente sentito chiamare quello che sapevo essere il mio nome, Dorica o Danica, ora purtroppo non ricordo più.
    Location: interno di una fabbrica dell'est, credo russa.
    Ero una pasionaria, probabilmente una sindacalista e un po' rivoluzionaria. Sicuramente una persona amata e seguita dalle compagne che riponevano in me fiducia e speranze per migliorare una difficile situazione lavorativa.
    Ero vestita con un abito/grembule grigio-ferro, uguale a tutte le altre.
    era la nostra divisa di lavoro.
    Il dettaglio interessante erano i tanti reggiseni di cotone tutti uguali, beige chiaro e senza pizzi o fronzoli (siamo in russia !) di uno spesso cotone non elastico, che erano appesi nella stanza.
    Forse si produceva lingerie. Non so, ma so che erano significativi.
    Periodo: inizio 900
  3. Tina, con i suoi asini

    ieri sera, ancora forte vento nella realtà, e ancora forte vento nell'immagine di Tina, che nella piccola e povera baracca di legno cercava di chiudere le staccionate della stalla per tenere dentro gli asinelli nati da poche settimane.
    Location: Sardegna . Entroterra.
    epoca: fine secolo scorso.
    Particolarmente vivida la sensazione della lana ruvida sulla pelle, abiti e scialle poveri, caldi e molto molto ruvidi a contatto con la pelle del viso già arrossato dal vento.

    ieri, venerdi 13 gennaio:

    4 - l'iniziazione 

    un rito di iniziazione, obbligatorio, chiamato Sesso con la Bestia.
    Non era violento, e non ho capito se l'ininiziazione riguardava l'uomo o la ragazza. O entrambi.  Io in questa scena non ero nè l'uno nè l'altra. Forse entrambi. Comunque vedevo la scena dall'esterno.
    Lei sembrava si subirlo, ma senza paura o dolore, ma anzi molto consapevole che quel rito, che andava fatto, per lei rappresentava un privilegio. Ecco si, era un privilegio essere stata scelta per fare sesso con "la Bestia". la bestia/dio era un uomo, forte e virile coperto totalmente da una pelle di leone dalla testa alla schiena, che lo copriva totalmente fino ai glutei, e anche le pelli delle zampe anteriori con tanto di artigli, erano legate alle sue braccia e mani. 
    Per questo lui stava ben attento a non graffiare con gli artigli la pelle della ragazza.
    Lei era legata, mani e piedi. lui strisciava in avanti verso di lei, cosi che da sopra si vedesse solo il leone avanzare verso di lei. poi piano piano la leccava e la possedeva.
    Credo ci fosse tutto il villaggio a guardare. Fuochi accesi.
    Devo dire che è stato molto erotico. perchè non era violento e tutto era permeato di rito e magia. Uomini, Dei e Natura, ancora insieme, fusi nell'atto simbolico di unione più forte che ci sia.
    location: la prima cosa che mi è venuta alla mente è stato Papua Nuova Guinea. Alla fine, quando per un momento si è intravisto il volto dell'uomo, ho pensato: Vichinghi ! 
    Poi a mente lucida, ho pensato che entrambi i luoghi e le popolazioni non si sposano tanto con la figura del leone... boh, io guardo e non giudico. Magari nell'antichità i leoni erano presenti o quantomeno conosciuti anche in quelle aree...


     

     

    27 marzo 2017

    5 - Il bimbo del Ghetto di Varsavia

    Il bimbetto correva felice per le vie del Ghetto di Varsavia, con i pantaloncini corti sopra le ginocchia sbucciate dalla vita in strada. Per le stradine del quartiere, era tutto un allegro vociare di donne che chiaccheravano sulla soglia delle botteghe, delle urla degli altri bambini. L'aria era gioiosa, spensierata, rumorosa... l'atmosfera era resa magica dall'oro di quel momento immediatamente prima del tramonto. l'acciottolato della strada, con i lastroni larghi e lucidi era inondato di sole e la stradina risplendeva di luce d'oro. 
    Il bimbo stava correndo a casa, per non arrivare in ritardo per lo Shabbat... entrò in casa con gli occhi bassi, seguito dallo sguardo della madre, complice e fintamente severo. Il Padre stava già accendendo le candele della Menorah, il candelabro a sette braccia.
    Alzò appena lo sguardo sul figlio, continuando a recitare le preghiere senza interrompersi.
    Il  bimbo sempre con gli occhi bassi, sapeva cosa doveva fare. Era contento di quel rito, anche se non ne comprendeva ancora appieno il significato, sapeva che era importante. Sapeva che presto avrebbe imparato, sapeva che avrebbe studiato la Torah insieme agli altri uomini. Era orgoglioso e contento di poter studiare, di poter imparare. Sapeva che era fortunato ad avere la possibilità di farlo. Non tutti in quel periodo potevano avere accesso agli studi, anzi abbastanza pochi, quasi tutti gli "altri" bambini dovevano iniziare presto a lavorare, lui lo sapeva. Si, era proprio fortunato. 
    Questa spensietaratezza, e questa convinzione di futuro, protezione e fortuna è la cosa che più mi ha stretto il cuore. Nulla lasciava presagire che di lì a pochi anni tutto questo sarebbe finito. Che la tranquilla e gioiosa vita quotidiana si sarebbe trasformata in un orrore senza precedenti. Che tutto sarebbe finito. Lui non poteva saperlo. Io purtroppo, Si.


2 commenti:

  1. Per caso, in una delle tue visioni hai anche visto una donna in un pentacolo di fuoco? Non riesco a capire i significati delle mie visioni. Potresti aiutarmi a capire meglio

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  2. Ciao, no, non mi è mai capitato di avere questa visione. Ma sono sicura che se ascolti nel tuo profondo, riesci a capirne il significato. Io non mi sforzo di capire, guardo come una spettatrice senza cercare di dare significati che possono essere deviati dalla mente cosciente..

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