sabato 21 ottobre 2017

Sogno di una notte di mezzo Autunno

18 ottobre 2017 (si, il mio compleanno)
un sogno permeato di leggerezza, un'atmosfera serena, senza alcun timore, nonostante il suo significato, che mi è arrivato immediatamente appena sveglia, improvviso e molto chiaro.
Dunque: sono in ascensore e devo salire negli uffici ai piani superiori di un palazzo di vetro, bianco, so essere l'inps.
Arrivo all'ultimo piano, l'ascensore si apre su un corridoio stranamente vuoto, con molta luce, bianca, ovattata ... non c'è nessuno. Penso: strano, dovrebbe essere pieno di gente indaffarata trattandosi di un ufficio pubblico....
Apro una porta, entro in una stanza, grande, luminosa, tipo aula scolastica, con una cattedra di fronte a tante sedie. Ci sono raggruppate in mezzo, in piedi, alcune persone, abbastanza anziane, tutte vestite di grigio. Sono serene, sorridenti, e parlano fra di loro.
Io forse parlo un po' con loro, non ricordo. Richiudo la porta. da fuori percepisco la voce di mio nonno che con orgoglio dice agli altri: "E' mia nipote, è in gamba".
In realtà lui non l'ho visto o riconosciuto quando ero dentro a stanza, però da fuori ho "sentito" che c'era, l'ho percepito e ho sentito cosa pensava o diceva agli altri.
Allora rientro, riapro la porta e la scena è questa: alcune persone sono nella posizione di prima, in mezzo alla stanza, ma molto poche, rispetto a prima. La maggior parte invece è seminascosta, in piedi, dietro alle tende bianche delle finestre. Sono visibili, come dietro ad un velo. Quelli non nascosti, con sguardo sorridente, un po' complice e divertito, mi guardano come dire: loro pensano di non essere visti, ma tu li vedi benissimo.
Mi sveglio e appena apro gli occhi, realizzo chiaramente il significato: sono defunti.
(sorrido per l'ironia di aver collocato dei morti in un palazzo dell'INPS...)
Poi penso: credevano di nascondersi, ma dietro un velo così trasparente, (per me) erano visibilissimi...
E poi penso che si, tra poco è Halloween, Samhain, e il velo che divide i mondi in effetti si farà così sottile.....



sabato 11 marzo 2017

ancora a proposito di Molly...

Ieri sera si stava commentando quella storia che sta girando in questi giorni, dei resti di 800 bimbi trovati davanti a un monastero in Irlanda  (dicono sia una bufala e io lo spero vivamente) e io dico: certo che ci sono molte similitudini con la mia storia di Molly,  (bimbi/clero/Irlanda) ... magari ha qualcosa a che fare con questi bambini. Appena, ma proprio appena finito di dire questo,  2 fogli, e solo due, dei numerosi che avevo messo sul termosifone ad asciugare, volano in aria e mi si fermano proprio davanti ai piedi. Io e Luca ci guardiamo perplessi. Come se LEI si fosse sentita tirata in ballo. Successivamente a letto penso : Molly se sei ancora qui dammi un segno , ma che sia inequivocabile,  o devo pensare che te ne sei andata via?. Per un po' nulla. Poi mentre mi stavo addormentando sento distitamente un "ciao!" Da una vocina femminile e di bambina, ma così forte che mi sono svegliata di colpo e per un bel po' non mi sono più addormentata. lei è ancora qui.  E non mi dispiace ❤

martedì 31 gennaio 2017

Molly e la sua colpa.

Quando un paio di anni fa sono stata in Irlanda, all'interno di un monastero su una collina,  pur essendo assolutamente da soli io e il mio compagno, ho sentito (solo io ovviamente) distintamente una voce di donna ... e della musica che usciva dalle canne di metallo del cancello trapassate dal forte vento (questo si per fortuna lo sentivamo entrambi) come in un organo.
In un angolo defilato del monastero c'era una tomba e una lapide, dove non c'era scritto nulla. 
Gli ho appoggiato la mano sopra, e ho sentito che era la tomba di una ragazza. Di nome Molly, con i capelli rossi. Quel nome continuava a ronzarmi in testa. Poi, a mente lucida ho pensato, impossibile che in un monastero di monaci maschi sia sotterrata una donna, per quale motivo ?? eppure così mi sembrava. Sentivo della colpa, come se si volesse nascondere qualcosa..
Poche notti fa, a distanza di oltre due anni, mi è successa una cosa incredibile. A letto tra me e il mio compagno, entrambi svegli, ho sentito una presenza, che per oltre un'ora mi ha accarezzato i capelli, almeno una ventina di volte, fino a che mi sono addormentata. Mi è subito venuta alla mente Molly, le ho chiesto se voleva dirmi qualcosa e cosa potessi fare per lei. Lei ad ogni domanda anzichè mandarmi risposte, mi passava la mano sui capelli, ma non solo una sensazione, in un modo molto fisico e netto. Tant'è che mi mi sono toccata anch'io più volte i capelli per capire se fossero appoggiati male al cuscino. Ho visualizzato che la ragazza era cresciuta nel monastero perchè figlia illegittima di un papa o di un alto prelato. di nome Gregorio. Non ha avuto un'infanzia infelice, anche se le sono sempre state nascoste le sue origini, ed era convinta di essere orfana. Vissuta di nascosto, morta di nascosto. Povera piccola senza colpe. 
Non ho avuto risposte al fatto di poterla aiutare, così le ho detto che la perdonavo, e che tutti la perdonavano in quanto priva di qualsiasi colpa. alla fine le ho detto che se voleva dirmi qualcosa, poteva dirmelo in sogno. e così tra una carezza e l'altra mi sono addormentata. Non mi è apparso nulla in sogno, o comunque non me lo sono ricordato. Non ho trovato neppure nulla in rete al proposito, ma si sa che questi non sono fatti che si raccontano....



domenica 8 gennaio 2017

Brigid

i vari volti della dea che amo di più... Brigid.... hanno qualcosa in comune...


notate qualcosa di familiare ?😃😃


Morgana e Merlino

in Celtico: Anáil nathrach, ortha bhais betha, do cheol déanta
La pronuncia é: anal natrak, utvas betod, do kiel dienve
La traduzione in italiano è :Alito del Serpente (Drago), magia di vita e di morte, preludio di realizzazione.
E' un antico incantesimo celtico noto come la "magia del fare". E' legato alla figura di mago Merlino e al film Excalibur (1981). 

Quando l'avevo sentito, tanti anni fa mi aveva fatto impazzire, colpito come una spada. Ovviamente pensavo fosse solo una bella trovata cinematografica... poi ora scopro che effettivamente si tratta di una antico incantesimo celtico... il drago... ora capisco... tutto torna, prima o poi.
nella foto: Morgana

venerdì 6 gennaio 2017

Visioni di donne: canalizzazioni di qualche altra anima o ricordi di vite precedenti?


Voglio trascrivere al fine di ricordarle, tutte le immagini, vive, vibranti e reali, di donne (finora tutte femmine, ma chissà) che ho avuto sin'ora.
Dopo la prima, ho pensato fosse un episodio isolato. Invece ciclicamente, e soprattutto quando fuori c'è un forte vento che sento fischiare dalle finestre, mi succede di "vedere" e "sentire" la vita di qualcun altro, o forse la mia, con sensazioni tattili e con tale dovizia di particolari da commuovere.

  1. la Vestale

    location: scogliera. si percepiva la presenza del mare in tempestra senza vederlo, intuivo di essere su un'alta scogliera ventosa ricoperta d'erba.
    Avevo una grande responsabilità: proteggere il fuoco sacro. Ero completamente sola. Era il mio turno ed era sera.
    In un tempio semi circolare, contornato da colonne, mi affannavo a chiudere tutte le persiane di legno che proteggevano le aperture affinchè il vento che ululava e fischiava, non potesse entrare e spegnere il fuoco.
    Abito: leggero, azzurro cenere, interessanti le maniche, fatte a strisce di veli che andavano a chiudersi in alti bracciali dorati aderenti al polso.
    Epoca: molto antica.
  2. L'Operaia in fabbrica dell'est

    l'immagine più lunga e dettagliata, avevo anche chiaramente sentito chiamare quello che sapevo essere il mio nome, Dorica o Danica, ora purtroppo non ricordo più.
    Location: interno di una fabbrica dell'est, credo russa.
    Ero una pasionaria, probabilmente una sindacalista e un po' rivoluzionaria. Sicuramente una persona amata e seguita dalle compagne che riponevano in me fiducia e speranze per migliorare una difficile situazione lavorativa.
    Ero vestita con un abito/grembule grigio-ferro, uguale a tutte le altre.
    era la nostra divisa di lavoro.
    Il dettaglio interessante erano i tanti reggiseni di cotone tutti uguali, beige chiaro e senza pizzi o fronzoli (siamo in russia !) di uno spesso cotone non elastico, che erano appesi nella stanza.
    Forse si produceva lingerie. Non so, ma so che erano significativi.
    Periodo: inizio 900
  3. Tina, con i suoi asini

    ieri sera, ancora forte vento nella realtà, e ancora forte vento nell'immagine di Tina, che nella piccola e povera baracca di legno cercava di chiudere le staccionate della stalla per tenere dentro gli asinelli nati da poche settimane.
    Location: Sardegna . Entroterra.
    epoca: fine secolo scorso.
    Particolarmente vivida la sensazione della lana ruvida sulla pelle, abiti e scialle poveri, caldi e molto molto ruvidi a contatto con la pelle del viso già arrossato dal vento.

    ieri, venerdi 13 gennaio:

    4 - l'iniziazione 

    un rito di iniziazione, obbligatorio, chiamato Sesso con la Bestia.
    Non era violento, e non ho capito se l'ininiziazione riguardava l'uomo o la ragazza. O entrambi.  Io in questa scena non ero nè l'uno nè l'altra. Forse entrambi. Comunque vedevo la scena dall'esterno.
    Lei sembrava si subirlo, ma senza paura o dolore, ma anzi molto consapevole che quel rito, che andava fatto, per lei rappresentava un privilegio. Ecco si, era un privilegio essere stata scelta per fare sesso con "la Bestia". la bestia/dio era un uomo, forte e virile coperto totalmente da una pelle di leone dalla testa alla schiena, che lo copriva totalmente fino ai glutei, e anche le pelli delle zampe anteriori con tanto di artigli, erano legate alle sue braccia e mani. 
    Per questo lui stava ben attento a non graffiare con gli artigli la pelle della ragazza.
    Lei era legata, mani e piedi. lui strisciava in avanti verso di lei, cosi che da sopra si vedesse solo il leone avanzare verso di lei. poi piano piano la leccava e la possedeva.
    Credo ci fosse tutto il villaggio a guardare. Fuochi accesi.
    Devo dire che è stato molto erotico. perchè non era violento e tutto era permeato di rito e magia. Uomini, Dei e Natura, ancora insieme, fusi nell'atto simbolico di unione più forte che ci sia.
    location: la prima cosa che mi è venuta alla mente è stato Papua Nuova Guinea. Alla fine, quando per un momento si è intravisto il volto dell'uomo, ho pensato: Vichinghi ! 
    Poi a mente lucida, ho pensato che entrambi i luoghi e le popolazioni non si sposano tanto con la figura del leone... boh, io guardo e non giudico. Magari nell'antichità i leoni erano presenti o quantomeno conosciuti anche in quelle aree...


     

     

    27 marzo 2017

    5 - Il bimbo del Ghetto di Varsavia

    Il bimbetto correva felice per le vie del Ghetto di Varsavia, con i pantaloncini corti sopra le ginocchia sbucciate dalla vita in strada. Per le stradine del quartiere, era tutto un allegro vociare di donne che chiaccheravano sulla soglia delle botteghe, delle urla degli altri bambini. L'aria era gioiosa, spensierata, rumorosa... l'atmosfera era resa magica dall'oro di quel momento immediatamente prima del tramonto. l'acciottolato della strada, con i lastroni larghi e lucidi era inondato di sole e la stradina risplendeva di luce d'oro. 
    Il bimbo stava correndo a casa, per non arrivare in ritardo per lo Shabbat... entrò in casa con gli occhi bassi, seguito dallo sguardo della madre, complice e fintamente severo. Il Padre stava già accendendo le candele della Menorah, il candelabro a sette braccia.
    Alzò appena lo sguardo sul figlio, continuando a recitare le preghiere senza interrompersi.
    Il  bimbo sempre con gli occhi bassi, sapeva cosa doveva fare. Era contento di quel rito, anche se non ne comprendeva ancora appieno il significato, sapeva che era importante. Sapeva che presto avrebbe imparato, sapeva che avrebbe studiato la Torah insieme agli altri uomini. Era orgoglioso e contento di poter studiare, di poter imparare. Sapeva che era fortunato ad avere la possibilità di farlo. Non tutti in quel periodo potevano avere accesso agli studi, anzi abbastanza pochi, quasi tutti gli "altri" bambini dovevano iniziare presto a lavorare, lui lo sapeva. Si, era proprio fortunato. 
    Questa spensietaratezza, e questa convinzione di futuro, protezione e fortuna è la cosa che più mi ha stretto il cuore. Nulla lasciava presagire che di lì a pochi anni tutto questo sarebbe finito. Che la tranquilla e gioiosa vita quotidiana si sarebbe trasformata in un orrore senza precedenti. Che tutto sarebbe finito. Lui non poteva saperlo. Io purtroppo, Si.


giovedì 5 gennaio 2017

la Croce, simbolo e Natura.

Mi ha molto colpito trovare queste immagini nella chiesa principale della piccola isola di Torcello.



in questi bassorilievi, il simbolo della croce è perfettamente integrato con i simboli della Natura, fiori e piante.
E' molto strano, in quanto solitamente il simbolo cristiano  ha  sostituito i simboli della Natura, riconducibili al culto precedente, della Grande Madre Terra.
Le chiese sono costruite sopra ai templi pagani,  le dee sono state sostituite dalle sante (il più delle volte aventi caratteristiche simili), la naturalità della spiritualità è stata sostituita con la costrizione della religione.
Qui, in questa bella chiesa costruita 13 secoli fa, ora dedicata a Santa Chiara, in una piccola isola di soli 12 residenti, sono ritratti insieme, e ciò mi ha dato una grande gioia e un moto di commozione.
La Natura è spiritualità e sacralità, è madre e dea. Ed è molto più antica del simbolo della croce.
E' bello che qui non se ne siano dimenticati.